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3. Signore e signori, il nuovo ordine mondiale
3. Signore e signori, il nuovo ordine mondiale
Gli stati si sono accollati l’onere di tappare i buchi creati da banche e altri istituti finanziari, e questo onere pesantissimo ricadrà interamente sui cittadini. Ben difficilmente gli stati potranno uscire da soli dal pozzo senza fondo di debito che si sono accollati: diventa così necessario l’intervento di un organo decisionale centrale, che coordini un’azione a livello mondiale.
I capi di stato continuano a ripetere che è un problema globale e quindi c’è bisogno di una soluzione globale (slogan imparato a memoria per esempio da Sarkozy, che non smette di ripeterlo, memore degli insegnamenti sulla propaganda di Bernays ripresi anche da Gobbels).
Benvenuti nell’unica economia mondiale.
A breve seguirà l’unica valuta mondiale (presumibilmente solo elettronica, per sottrarre alla gente anche l’ultimo tipo di controllo sul proprio denaro): molti governi di tutto il mondo, tra cui la Cina, hanno richiesto una nuova moneta unica mondiale [16].
Recentemente, la Gran Bretagna ha evitato per un soffio il tracollo totale del sistema bancario ed economico, e pare si appresti ad entrare nell’area euro [17].
Probabilmente, quando il dollaro verrà mostrato per quello che già è, carta straccia senza valore, si innescherà un meccanismo simile, che porterà all’aggregazione nell’unica moneta americana, l’amero. Si tratta sempre di una sorta di “nuclei di condensazione” attorno a cui organizzare super-stati in vista dell’unica governance mondiale.
Recentemente i TG hanno assunto sempre più i toni allarmistici della recessione. Sembrerebbe strano, visto che fino a pochi giorni prima si davano un gran da fare per dare risonanza alle parole tranquillizzanti di politici e banchieri. Ma forse non è così strano. I mass-media non parlano mai con bocca propria, ma sempre imbeccati a dovere.
La strategia classica per il controllo delle masse è sempre stata quella di creare una costante percezione di pericolo, perché gli esseri umani in questo stato "concedono maggiore potere ai leader". E’ tutta questione di percezione. Semplice, lineare, efficace.
I media trasmettono costantemente notizie di furti, rapine, aggressioni, sciagure, incidenti. In questo modo la gente emotivamente è in uno stato di “perenne guerra”, una percezione di perenne insicurezza che spinge ad accettare qualunque decisione governativa nella speranza che l’insicurezza cessi.
La strategia in questo caso quindi si innesta su quella classica: sfruttare l’attuale crisi per condizionare la gente attraverso il panico. Ma la situazione attuale va ben oltre questa “ricetta classica”. Questa volta non è la manipolazione della massa l’obiettivo primario: si tratta di condizionare le classi dirigenti, che notoriamente non si spaventano facilmente, a meno che non vedano i propri soldi sparire improvvisamente nel nulla. Per creare un cambiamento globale e imporre “una nuova Bretton Woods” che centralizzasse il controllo finanziario, era necessario un vero cataclisma, una crisi di dimensioni epocali che mettesse tutti i vertici in ginocchio. E nel 1995, con un nuovo strumento finanziario costruito ad hoc -i CDS- e una deregolamentazione del settore immobiliare, è stata creata.
Il cataclisma è stato annunciato alle classi dirigenti con il crollo di Lehman Brothers, un istituto che poteva essere salvato ma è stato fatto deliberatamente fallire. Questo primo botto ha dato la scossa al sisma che si sarebbe scatenato di lì a poco. Giusto per far capire a chi aveva i mezzi per farlo, la portata di ciò che sarebbe accaduto.
Il fatto che il 20 gennaio (data di insediamento del presidente alla casa bianca) Obama si troverà a fronteggiare una crisi di tale portata, è dovuto al fatto che la transizione da un controllo USA indiretto sull'economia mondiale tramite il dollaro, che comunque lasciava spazio di manovra e indipendenza sulle politiche finanziarie interne (come ad esempio svalutare la propria moneta per ridurre debiti) a un controllo diretto di un ente sovranazionale (che sicuramente regolamenterà il mercato monetario tramite un paniere prefissato di monete e toglierà agli stati il diritto di svalutare arbitrariamente la propria moneta) non sarà indolore.
Il controllo del mondo tramite una sola moneta di un solo paese non potrebbe durare a lungo. L'uso di una sola moneta produce inevitabilmente l'effetto di una dislocazione dell'industria, di una separazione tra produzione e consumo: il paese che produce moneta tende a divenire sempre più consumatore, mentre i paesi che la importano diventano sempre più produttori, fino a mandare in crisi il paese che produce moneta, come infatti è accaduto agli USA.
Fin dai tempi di Reagan si sapeva che ad un certo punto gli USA sarebbero finiti, e che altri stati avrebbero avanzato la pretesa di usare la loro moneta come moneta di riferimento. Ed ecco perché l’élite al potere doveva fare in modo che quando questo fosse successo, si sarebbe scatenata una tale crisi da rendere impossibile per singoli paesi ereditare in modo naturale lo scettro del controllo monetario. Era necessaria una crisi globale che obbligasse gli stati ad accettare una soluzione globale. [18]
Non dimentichiamo infine che l’unico governo mondiale dovrà avere anche il suo esercito mondiale: anch’esso, come per l’ONU, già abbozzato con la nascita della NATO (primo passo da cui far sorgere un nuovo corpo di polizia internazionale), e ancora con la costituzione europea (trattato anzi, in modo da evitare l’obbligo di sottoporlo ai cittadini dei singoli stati per l’approvazione), che prospetta la nascita di un esercito europeo unico.
A tale proposito vorrei almeno accennare a una serie di fatti inquietanti che si stanno succedendo a ritmo sostenuto da qualche mese in terra statunitense: la costruzione di veri e propri “campi di detenzione/concentramento” in tutti gli USA, destinati a contenere cittadini in rivolta; la preparazione di sacerdoti con appositi “corsi” perché a tempo debito invitino la gente dai loro pulpiti a seguire senza proteste le disposizioni del governo; l’ordinazione da parte della FEMA di centinaia di migliaia di contenitori in plastica resistente per bare; la predisposizione di corsi per reduci dell’Iraq per abituarli alla possibilità che un giorno potranno trovarsi a sparare ai propri familiari; il rimpatrio di interi contingenti dal Medio Oriente e la loro dislocazione sul suolo americano; l’attivazione da parte di Bush della 1st Brigade Combat Team, per azioni di contenimento di disordini nazionali; l’elezione di un nuovo presidente giovane e di colore, che si è fatto amare a suon di slogan e sorrisi, a cui probabilmente toccherà l’ingrato compito di traghettare il popolo americano verso il nuovo ordine mondiale, assumendosi l’onere di far accettare decisioni governative liberticide, ed eventualmente di sedare ogni focolaio di rivolta che si presenterà.
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Siamo giunti al termine di questo lungo -ma spero interessante- articolo sulla crisi finanziaria e i suoi legami con il progetto per un Nuovo Ordine Mondiale.
Durante la stesura di questo scritto, molte cose sono avvenute, parecchie dichiarazioni di politici ed economisti sono cambiate con una rapidità e una capacità di voltagabbana piuttosto sorprendenti (ma è il loro mestiere, dopotutto).
Un mutamento interessante è quello relativo all’uso della terminologia “Nuovo Ordine Mondiale”: se infatti fino a un paio di anni fa, chi ne parlava veniva preso per pazzo/visionario/complottista e quant’altro possa suggerire la mente, ultimamente sono sempre più i politici che infilano questa precisa terminologia nei loro discorsi (Tremonti ne è un esempio lampante). Con non-chalance, come fosse una cosa scontata conosciuta da tutti che non ha nemmeno bisogno di spiegazioni.
Una moneta unica, elettronica (fate caso a quanta pubblicità stanno mandando in onda per convincere gli italiani ad usare di più le carte di credito...); un governo unico, imposto con la violenza dell’unica forza del (dis)ordine globale; una religione unica, sorta di sincretismo neo-ecologista, neo-pagano e pseudo-esoterico che periodicamente spopola nelle moderne società occidentali.
Come dicono diversi ricercatori, il nuovo ordine mondiale ci vuole tutti rimbambiti allo stesso modo, passivi e sempre proni ad accettare qualunque decisione dall’alto venga imposta.
La propaganda sfrutta le conoscenze nel campo della psicologia delle folle. Ogniqualvolta si passa a parlare di massa e non già di insieme o comunità di individui, ci si infila nel campo minato della psicologia delle folle, dove non ci sono più persone distinte ma un ammasso spersonalizzato su cui si sono focalizzati decenni di studi.
Orwell nelle sue opere 1984 e La fattoria degli animali aveva previsto bene il futuro che si stava dipanando e che si sarebbe concretizzato nel nostro presente. Ma non era un indovino, quanto un attento osservatore degli eventi e delle tendenze in atto, che ha unito i diversi elementi a sua disposizione per delineare i probabili sviluppi della storia.
Anche Aldous Huxley ha scritto opere sul possibile futuro della società (per esempio Il mondo nuovo). A differenza di Orwell però, che immaginava una società schiavizzata con la violenza da un Grande Fratello tiranno, Huxley concepisce un mondo in cui le persone sono ugualmente schiave, ma non solo non ne sono consapevoli ma addirittura difendono quel tipo di sistema. Programmati fin dalla nascita ad occupare un certo ruolo nella società (avete mai sentito parlare di microchip sottocutanei? [19] ), crescono amando la loro schiavitù, rimbambiti dai divertimenti, ripetendo gli slogan che erano stati impressi alla nascita, inconsapevoli della storia della nascita di quel mondo nuovo in cui esiste un unico Stato.
Sembra fantascienza?
Beh... Guardiamoci un po’ attorno.
Eugenetica, controllo mentale, programmazione ipnopedica, antidepressivi come caramelle, propaganda, restrizione della libertà, dittatura mascherata da buon governo (“questo è il migliore dei sistemi possibili”)...
Aldous Huxley sapeva di cosa parlava: conosceva fin troppo bene il pensiero e i propositi di alcuni esponenti della famiglia Huxley, una delle più influenti dinastie inglesi. Conosceva i progetti di controllo che si stavano portando avanti, la propensione per l’eugenetica, il malthusianesimo, la depopolazione; semplicemente nei suoi scritti annunciava ciò che era in preparazione.
"Ci sarà, nella prossima generazione o quasi, un metodo farmacologico che farà in modo che gli uomini amino la loro servitù, e produrrà una dittatura senza lacrime, in modo che la gente si vedrà di fatto le proprie libertà portate via, però ne sarà felice, perché sarà allontanata da ogni desiderio di ribellarsi dalla propaganda o dal lavaggio del cervello, o da un lavaggio del cervello attuato per mezzo di metodi farmacologici. E questa sarà l’ultima rivoluzione."Aldous Huxley, discorso alla California Medical School, San Francisco, 1961. [20]
Tutto ciò con buona pace delle pecore, pardon, dei cittadini mondiali.
Ma, un momento... Cosa significa dunque tutto ciò, cosa aspettarci nel breve e lungo periodo, per quanto riguarda il lato economico di tutta questa storia?
Il problema principale nell'attuale crisi economica, secondo i vari “super-esperti” che pontificano dai mass-media --soloni dell’economia a libropaga dello Stato-- sembra essere la deflazione.
E per debellare questo biblico flagello, le rotative delle banche centrali stanno stampando soldi a ritmi sempre più serrati.
Ma è proprio questo il problema: e tenendo conto di tutto ciò che avete appena letto sui meccanismi fondanti dell’attuale sistema monetario ed economico, non vi sarà difficile capirne il motivo.
Però vi consiglio comunque di leggete l’illuminante articolo di Gary North “Inflazione o deflazione?” [21] disponibile in italiano a questo indirizzo:
http://gongoro.blogspot.com/2009/02/inflazione-o-deflazione.html
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NOTE:
NOTE:
[16] CNN: “Governments want a One World Currency”, ottobre 2008
[ http://www.youtube.com/watch?v=ALvVtv5G4aE ]
Quanto sia importante per il sistema di dominio arrivare all’uso esclusivo di moneta elettronica, è intuibile anche dalla recente campagna pubblicitaria a favore delle carte di credito: non si è trovato di meglio, per convincere gli italiani ad abbandonare la cartamoneta, che premere su futili motivazioni come la comodità di non avere problemi di resto nei negozi (!).
La moneta elettronica è null’altro che una serie di bit su uno schermo di computer: bit su cui noi non abbiamo potere alcuno, mentre esso si concentra sempre più al di fuori della nostra portata. Questo è un ottimo sistema per rendere ogni singola persona letteralmente schiava delle banche, sotto ogni punto di vista.
[17] Sulla sfiorata bancarotta inglese:
http://informazionescorretta.blogspot.com/2009/02/corsa-agli-sportelli-tre-ore.html
Sulla possibilità del passaggio sterlina-euro:
http://www.corriere.it/economia/09_febbraio_02/almunia_ue_londra_ingresso_euro_e10daa80-f147-11dd-b48f-00144f02aabc.shtml
[18] Anche quest’ultima spiegazione fa uso di ampi stralci dalla discussione già citata sull’attuale crisi finanziaria
[ http://www.luogocomune.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=4492&forum=46 ]
[19] http://novoordo.blogspot.com/2007/10/rfid-nuovo-ordine-mondiale-bello.html
[20] http://santaruina.splinder.com/post/9943399/Il+Mondo+Nuovo+I
http://santaruina.splinder.com/post/10625057/Il+Mondo+Nuovo+II
“Amare la propria servitù. Questo è lo scopo ultimo del regime perfetto”.
http://it.wikipedia.org/wiki/Famiglia_Huxley
[21] “If Deflation Is Coming, Sell Your Gold”, by Gary North
[ http://www.lewrockwell.com/north/north680.html ]
Inizio stesura 9 ottobre 2008.
Pubblicato on-line il 26 marzo 2009.
Riproduzione e diffusione liberamente consentite
purché non a scopo di lucro
e possibilmente citando la fonte:
Blog Nuovo Ordine Mondiale
http://novoordo.blogspot.com
Pubblicato on-line il 26 marzo 2009.
Riproduzione e diffusione liberamente consentite
purché non a scopo di lucro
e possibilmente citando la fonte:
Blog Nuovo Ordine Mondiale
http://novoordo.blogspot.com
12 commenti:
Ciao Gaia, ho letto con molto interesse il tuo articolo. Tra i blog che seguo sul NWO ed i poteri occulti, il tuo è certamente uno dei più completi e meglio documentati. Inoltre appoggio il tuo impegno sulle scie chimiche, nella mia zona il problema è molto serio ed evidente ma la cosa incredibile è che molta gente, anche preparata, non vuole credere.
Ciao Portierino, grazie per i complimenti :)
La questione, come ben dici con quel "non vuole credere", non è fra crederci o no, come fosse un dogma di fede, ma nel 'voler vedere' o meno quel che è sotto gli occhi. E molti non vogliono vederlo.
A ognuno i suoi tempi. Noi si fa informazione, quel che verrà dopo è tutto un mondo di possibilità, e le possibilità sono nelle mani delle singole persone. Sono nelle nostre mani. Decidiamo che mondo vogliamo.
a presto :)
Ciao gaia(vengo da s.ruina)e volevo consigliarti di leggere un libro che si è rivelato profetico altrettanto quasi come Orwell e Huxley per me che è "I barbari" di Baricco. In esso sono spiegate queste tue considerazioni sotto il profilo filosofico, profilo dal quale poi nascono quelli economici-finanziari e culturali. Spiega che c'è una mutazione in atto accelerata ancor di più dal web. ciao
Ciao Akacimea, ti ho risposto di là ;)
Comunque grazie per la segnalazione, cercherò il libro al più presto.
buona settimana
Da sempre penso che ci sia una cospirazione a livello mondiale e vorrei aggiungere che è risaputo che anche i film prodotti ad Hollywood debbono passare da una cosiddetta "censura" politico-militare statunitense: secondo le Loro esigenze, con la complicitù dei registi di turno, c'è il periodo in cui vanno di moda gli alieni, le guerre, il 2012 etc. ...., naturamente secondo le Loro indicazioni.
E cosa dire dei tentativi a livello legislativo di limitazione di internet anche da parte delle "democrazie" occidentali?
Ma se un povero hacker di turno riesce a bloccare mezzo mondo, pensiamo che non controllino già tutto i governi mondiali insieme?
Buon lavoro per il sito, davvero interessante ed esaustivo, anche se ciò che scritto dovrebbe già essere una conoscenza ed ovvietà per tutti!
Ciao, grazie per i complimenti :)
Dici bene, queste informazioni dovrebbero essere cosa risaputa: chiediamoci perché non lo sono e avremo trovato un ottimo spunto di riflessione sul sistema in cui viviamo.. ;)
Decisamente delle analisi sulla situazione politica-economica-massmediatica-propagandistica beelante attuale, la tua è sicuramente la più lucida, completa e meglio organizzata di tutte quelle che ho letto sino ad ora (e ti assicuro di averne lette tante!). Proprio a voler trovare un neo, non sono riuscita a trovare una soluzione, o meglio, un'alternativa al sistema perverso che descrive e che è in gestazione da più di un secolo: credi che ce ne sia almeno una?
stefania.b
Ciao Stefania
Caspita.. grazie per i complimenti, ma li merito davvero? :)
La tua domanda è legittima e ti rispondo così: parlare di soluzione, alternativa all'attuale sistema, non è facile per vari motivi, tra cui il fatto che io, la soluzione, non ce l'ho; inoltre c'è un altro aspetto assolutamente importante sempre legato a questo. Cerco di spiegarmi senza fare come l'azzeccagarbugli.
Non ho LA soluzione in tasca, ho solo delle idee mie che ho maturato approfondendo l'argomento, ma che non pretendo siano la soluzione definitiva al problema. E se anche credessi che lo fossero, credo che comunque non avrei alcun diritto (e nessuno l'avrebbe) di imporre il 'mio' sistema a tutti, in sostituzione dell'attuale (anche se le mie idee vertono proprio sulla massima libertà di organizzazione per tutti).
Personalmente, credo essenziale prima di tutto sradicare le basi stesse del sistema attuale, che è marcio fin nel midollo. Quindi:
- eliminare la 'magica stampante' dalle mani di chicchessia: nessuno ha il diritto di battere moneta (metallica, di carta o elettronica) in regime di monopolio e senza fondare la moneta su beni reali;
- eliminare il corso forzoso: nessun ente ha il diritto di imporre l'uso esclusivo di una certa moneta;
- eliminare la riserva frazionaria, ulteriore mezzo per inflazionare all'infinito a tutto scapito delle fasce di popolazione più debole.
Una volta eradicati questi tre 'virus' purulenti e letali, si può iniziare a pensare a qualcosa di alternativo, per esempio:
Lasciare che la gente scambi beni come caspio vuole, per es. baratto per le transazioni quotidiane, beni durevoli e preziosi per quelle di maggior portata. E' solo un esempio, per far capire che uno scambio può avvenire in qualunque modo, purché entrambi i contraenti siano soddisfatti.
Per assurdo, se il sor Mario volesse dieci uova della sciura Maria, e questa volesse in cambio un pezzo di carta colorata con sopra il disegnino di un fiore.. beh a me non sembrerebbe uno scambio equo ma non potrei metter becco, perché se al sor Mario e alla sciura Maria lo scambio va bene, lo scambio si può fare (magari il disegnino riveste un significato importante per la Maria, o lei sa che piace al suo nipotino e vuole fargli un regalo.. che ne so io? il valore di una cosa è soggettivo per ognuno di noi).
Una volta stabilito che qualunque scambio è accettabile se entrambi i contraenti sono soddisfatti, si entra in un sistema totalmente diverso dall'attuale, dove non siamo obbligati dallo stato, con la minaccia della violenza, ad accettare in pagamento per i nostri beni o servizi dei fogli di carta che non valgono nulla.. Noi sappiamo che non valgono nulla, ma siamo obbligati a cedere un nostro prodotto o servizio in cambio di carta straccia. Non mi sembra molto equo come sistema.
Per le transazioni maggiori, dove servirebbero 10.000 uova o due vagoni di rape, si ricorrerà a beni che entrambi i contraenti riconoscono come migliori per trasportabilità, deperibilità ecc.
Storicamente sono emersi i metalli come mezzi di scambio privilegiati, soprattutto quelli rari e preziosi come argento e oro (l'oro è prezioso anche perché non si deteriora e quindi è un bene anche durevole, contrariamente ai beni deperibili come gli alimenti, o a metalli come il ferro che rischiano di corrodersi).
Uh, che tirata..
Non so se sono stata chiara, ho pure i neuroni con le ruote sgonfie per un mal di gola che sta cercando di rintontirli con ogni mezzo.
Spero comunque che almeno il nocciolo del discorso sia comprensibile.
Per dubbi domande critiche (possibilmente non per insulti), sono qui :)
buona giornata
Per quanto visionario ed assurdo possa sembrare, beh si, in effetti l'emissione di moneta è stato il primo (per importanza e antichità) tassello posto per soggiogare l'umanità. Ormai con l'odioso euro siamo diventati letteralmente schiavi dei soldi che ormai non bastano nemmeno per sopravvivere (a volte, per fortuna...)
Quindi si, il problema potrebbe risolversi così, tornando alle origini. O quantomeno togliendo il monopolio del conio. E SICURAMENTE basando il conio sull'effettiva ricchezza depositata nelle casse dello stato. Che per noi italiani significherebbe abolire di fatto la moneta visto che le nostre casse sono "piene di vuoto!!!"
Buona giornata
Fabio.
Eh, caro Fabio, togliere il monopolio del conio è una di quelle cose che nessun politico mai si sognerà di propugnare ;)
Però il sistema è fallato e marcio, e prima o poi è destinato a implodere..
buon fine settimana
gaia
Gaia,
sto scorrendo velocemente i tuoi commenti sui vari argomenti e devo dirti che li trovo originali e quasi condivisibili; complimenti...
Mi sorge solo un dubbio:non è che nascondi la tua identità maschile dietro un nome femminile?
Oibò. Suona così strano che io sia una rappresentante del gentil sesso? :P
Comunque no, non è proprio nelle mie corde spacciarmi per altri che non sia io... Probabilmente non ci riuscirei nemmeno, anche volendo provarci.
Grazie per la visita e per l'apprezzamento. Fa sempre bene sapere che la propria fatica possa servire a qualcuno.
Mi hai fatto sorridere con quel "quasi condivisibili": mi sarei un po' preoccupata se avessi scritto che condividi tutto ciò che scrivo! :D
Anch'io apprezzo molto gli scritti di diversi autori, anche se non c'è nessuno con cui mi senta in sintonia al 100%. Che dal mio punto di vista è buona cosa :)
buoni giorni
gaia
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