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Break (tre)“Guarda quanti hanno provato a cambiare le cose, e il risultato qual è stato? Niente, come sempre! Non è mai cambiato nulla. Perché?”.
La risposta a questa domanda, per una buona volta, mi appare del tutto semplice e forse addirittura lapalissiana (in genere, ho più domande e dubbi, che risposte).
Non è mai cambiato nulla perché, nonostante l’apparente diversità di tutti questi “tentativi”, ogni volta si è ripetuto lo stesso copione di fondo: un gruppo o un singolo personaggio ha trascinato le energie di moltissime persone, sinceramente volenterose di cambiare le cose, persone che si sono affidate al “guru” di turno, demandandogli l’onere di pensare cosa sarebbe stato giusto per tutti pensare e fare.
In sostanza, si tratta sempre -pur a vari livelli- di un “tentativo di cambiamento” (tra virgolette, in quanto fasullo) calato dall’alto: “Guarda” -ti dicono- “abbiamo proposte concrete per cambiare finalmente le cose; aderisci anche tu!”
Nulla potrà mai cambiare se non cambiano gli individui, se ogni singola persona pronta ad aderire a proposte altrui non prende la propria vita tra le mani, se non si pone di fronte a uno specchio e si analizza, direi addirittura freddamente, con la mente distaccata dello scienziato che studia un fenomeno fisico.
Fino a quando non prenderemo personalmente possesso di noi, della nostra vita e del nostro pensiero, nulla potrà mai cambiare.
Perché nessun cambiamento può avvenire se non passa attraverso l’elaborazione cosciente e profonda di ognuno di noi, la quale a sua volta è subordinata alla presa di coscienza di cosa siamo noi.
Siamo singoli individui dotati di potenzialità immense.
Smettiamola di dar retta a chi ha tutto l’interesse per farci sentire degli stupidi caproni che hanno sempre bisogno di una guida.
Smettiamola di fidarci ciecamente di chi ha enormi interessi nell’irretirci con subdoli “elogi del buon cittadino”, salvo poi fagocitare la nostra buona volontà, anestetizzandola.
Il cammino per slegarsi dal vero e proprio condizionamento mentale con cui ci allevano fin dall’infanzia (felice invenzione, la “d-istruzione pubblica” di Paxtibi), è lungo e doloroso; specialmente all’inizio, quando scattano le più becere e potenti autodifese psichiche: è soprattutto contro di esse che bisogna combattere, inizialmente.
Contro le sovrastrutture mentali che ci hanno imposto e che abbiamo accettato; e che rifiutiamo addirittura di vedere quando qualcuno o qualcosa ci porta vicino alla loro “scoperta”.
E’ tutta, solamente, una questione di scelta.
Scegliamo di vivere davvero con noi stessi, come siamo e come desideriamo essere; o scegliamo di continuare a dormire.
Se sceglieremo di continuare a dormire, sarà gioco facile per chiunque imbrigliare la nostra buona volontà al cambiamento.
Ma non ci sarà alcun cambiamento (se non di pura forma), perché non saremo cambiati noi, ogni singola persona tra noi.
Se sceglieremo di diventare attivi protagonisti della nostra vita, allora sarà possibile il cambiamento.
(clicca sull'immagine sotto per vedere
il video e l'articolo correlato)
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4 commenti:
Dolente dover declinare l'offerta, Mark, ma ho scelto di linkare su questo blog soltanto siti e blog che trattano di nuovo ordine mondiale e tematiche correlate. Ho escluso anche molti link a siti di miei amici proprio per questo motivo.
Grazie comunque per l'offerta, e buoni giorni.
Queste parole riassumono molto bene anche il mio modo di pensare.
Il problema contemporaneo che ci ritroviamo ad affrontare è primariamente lo sviluppo di noi stessi.
Questo sviluppo dovrà per forza condurci a smettere delegare la nostra vita ad una elite che si vuole rappresentante dei nostri interessi ma che in realtà difende solo i propri.
Le elite del sistema e dell'antisistema che ci comandano e condizionano il nostro consenso sono la concretizzazione della nostra ombra. Siamo noi infatti ad avere concesso loro questa posizione perchè abbiamo abdicato al nostro potere e alle nostre possibilità. Abbiamo permesso ciò in cambio dei doni avvelenati che ci hanno resi degli schiavi. Loro sono la proiezione della nostra passività, della nostra recondita tendenza a delegare tutto a persone potenti, guru carismatici ecc. Ma la cosa importante è che noi abbiamo scelto questo destino e solo noi possiamo cambiarlo.
Per questo dobbiamo iniziare a pensare con la nostra testa. E fare ciò significa abbandonare l'appartenenza a tutte le etichette e porre tutto al vaglio della nostra razionalità critica
Un esempio per impedire la consapevolezza è questo:
La mia teoria è che tutti i fatti scomodi vengano spesso dati in pasto e fatti denunciare da organizzazioni fondamentaliste o estreme o da guru che si autoscreditano perchè automaticamente vengono scartate e derise. e gli allochi, ci cascano.
Anche il CCDU, Il comitato dei cittadini per i diritti dell'uomo che denuncia i danni della psichiatria è finanziato da scientology. E' una denuncia che si autoscredita da sola. Come può una setta denunciare un'altra setta?? Infatti Scientology e Psichiatria sono due sette!!
Alla fine succede che quelli che appartengono alla sinistra Comunista non accetteranno mai certi discorsi, ad esempio sul signoraggio, perchè li hanno detti, secondo loro, dei fondamentalisti di destra, come Forza Nuova. E' il solito modo del dividi et impera. Pecorelle di sinistra contro pecorelle di destra. La verità sparsa un pò da una e un pò dall'altra parte. Le due parti sono ferree e dogmatiche ognuna con i loro leader. per cui non assumeranno mai concetti dei loro avversari storici. Difatti se vai a parlare di signoraggio ad un comunista esso ti risponde che tu sei un fascista, poi ti fa le paternali sulla resistenza e alla fine tu desisti.
la cosa importante è svincolarsi da questo circolo vizioso, andare al di la delle etichette e delle appartenenze, pensare con la propria testa e non con quella del guru-movimento-leader che dice che è sbagliato asserire una cosa.
L'unico vaglio deve avvenire attaverso la nostra razionalità consapevole e le nostre intuizioni che valutano le prove e i dati di fatto
"Stay asleep", "Obey".
alla foto che riporta la citazione aggiungerei l'ultima campagna pubblicitaria di una nota marca di abbigliamento (Diesel se non sbaglio): "BE STUPID"...
Certo, come no? Facciamo gli stupidi e lasciamoci fregare ancora una volta. Ci saranno frotte di adolescenti rimbambiti dai giochini di Facebook e dal Grande Fratello che correranno a comprare quei jeans. Dimostrando di essere stati stupidi ancora una volta.
PS. E' ovvio che cito la marca non per pubblicità, bensì per sput... ehm, volevo dire per denuncia.
Buona giornata a tutti!
Fabio.
Con questa storia che non guardo la TV mi sto perdendo un sacco di pubblicità succose! :D
A parte gli scherzi, veramente triste la situazione.
Grazie per la segnalazione, a presto :)
gaia
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