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Il Nuovo Ordine Mondiale sta per arrivare, non permettiamogli di farlo.
Questo blog aderisce alla campagna di sensibilizzazione sul tema delle scie chimiche.

02 febbraio 2007

Capire la propaganda


Con un parassita nel cervello.


Una trucissima metafora naturalistica della lobotomizzazione umana di massa.

I parassiti, per completare il loro ciclo vitale, hanno bisogno di uno o più ospiti; bisogna riconoscere che alcuni di questi parassiti hanno escogitato soluzioni davvero geniali, e spesso diaboliche, per riuscirci.
E' il caso del Dicrocoelium dendriticum.

Il D. dendriticum è un verme. Per l'esattezza un verme trematode.
Quest'astutissimo parassita ha come unico scopo nella vita quello di raggiungere il tratto digerente dei ruminanti (una mucca, una pecora..); e per fare ciò si serve di altri animali che egli usa come mezzi per perpetrare i suoi intenti e per garantirsi la prosecuzione della vita.

Non guarda in faccia a nessuno: tutto, là fuori, non è altro che un mero strumento da sfruttare a suo uso e consumo.

Parassita prima una lumaca, poi una formica, nella quale si installa a livello di certi gangli nervosi e prende il comando delle azioni della sfortunata ospite, che da quel momento diviene null'altro che un robot.
Uno zombie che crede di vivere ma in realtà segue i dettami di un subdolo quanto invisibile parassita che ha nel cervello.

La formica viene costretta in maniera del tutto inconsapevole ad aggrapparsi a un filo d'erba: là resterà in attesa di una capra che, brucando l'erba, inghiottirà anch'essa, con il verme all'interno.
Il verme arriverà nel tratto digerente del ruminante e si darà da fare per portare a termine il suo scopo, la prosecuzione della sua vita; la formica, semplicemente e inconsapevolmente, morirà per il bene del verme.

Che infelice destino quello della formica: agisce come in trance, pilotata senza sapere di esserlo, manovrata da un nemico invisibile e per questo ancor più subdolo e insidioso.

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Il potere, per compiere il suo "ciclo vitale", ha bisogno di usare le persone come mezzi per perpetuare se stesso.

Non guarda in faccia a nessuno: ogni singola persona non è che un mero strumento da sfruttare a suo uso e consumo.

Il potere parassita i cervelli utilizzando la propaganda trasmessa attraverso i mezzi che esso ha creato e che controlla interamente.
Le persone finiscono per pensare e agire come in trance, pilotate senza sapere di esserlo, manovrate da un nemico invisibile e per questo ancor più subdolo e insidioso.
La propaganda si fa più raffinata, una volta stabilitasi nel cervello ne prende il controllo e lo ristruttura a suo piacimento.
Decenni di esperimenti sociali di massa hanno dato finalmente i loro frutti.
La propaganda mascherata da informazione democratica si insinua, giorno dopo giorno, nei nostri cervelli e li rimodella secondo gli standard dettati dal sistema.

Siamo zombie che credono di vivere ma in realtà seguono i dettami di un subdolo quanto invisibile parassita che hanno nel cervello.

Il potere ha trovato il modo di consolidarsi reggendosi sulle azioni delle masse che esso sfrutta, costantemente spremendole fino al midollo, e all'occorrenza facendo fuori qualcuno.
Perché per il potere le persone non sono esseri viventi, sono numeri sull'abaco del suo tornaconto.

Il pastore cerca sempre di convincere il gregge che gli interessi del bestiame e i suoi sono gli stessi.
-Stendhal-

Il potere è un verme parassita.
Il più subdolo e pericoloso di tutti.

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Per i più curiosi, questo è il ciclo vitale del verme in termini un pochino (ma pochino) più scientifici:
Il Dicrocoelium è un verme piatto a forma di foglia lungo appena 1 cm e largo 5 mm; gli adulti, una volta insediatisi a livello epatico in un ruminante, rilasciano le uova, che tramite la bile raggiungono l'intestino e vengono eliminate nell'ambiente esterno con le feci.
Qui le uova vengono ingerite dalle lumache che mangucchiano l'erba; all'interno delle lumache, le uova del verme compiono parte del loro ciclo biologico. Una volta completato questo, i parassiti vanno a localizzarsi a livello dei sacchi aerei del mollusco e, agglomerati in ammassi di qualche centinaio di individui, vengono espulsi avvolti da una secrezione mucillaginosa, formando le così dette slime balls. Di queste palline, non si capisce bene il perché, va matta la formica fusca: il secondo ospite del parassita.
All'interno della formica fusca le forme immature del verme continuano il ciclo biologico, tranne 1 o 2 di loro che, al contrario di tutti gli altri, si portano a livello cefalico in prossimità del nervo retrofaringeo. In determinate ore del giorno (la mattina presto in particolare) stimolate dalla variazione di luce e temperatura, aumentano di volume comprimendo i nervi della formica, causando paralisi e facendo sì che la formica resti attaccata agli steli d'erba. Questo aumenterà la possibilità di ingestione del verme da parte di un ruminante che, una volta infestato, farà ricominciare il ciclo.
Scheda Dicrocoelium dendriticum -- Distomatosi (pdf) -- Immagine ciclo vitale

2 commenti:

corrado ha detto...

anche se un po' fuori tema, chiederei al signor Darwin ed ai sui tardi epigoni come la selezione naturale in maniera DEL TUTTO CASUALE abbia potuto dar luogo ad un processo così ingegnoso per garantire la vita del parassita.

Senza entrare in lunghe discussioni direi che ci vuol bene altro che non la teria darwinista per spiegare simili cose e che "casualmente" nei protocolli di Sion (strano miscuglio di alcuni progetti che si stanno concretizzando sotto i nostri occhi e di altre affermazione di dubbio valore che servono a creare un po' di confusione) si parla di un progetto dell'élite globale per indottrinare il mondo col pensiero dell'evoluzione Darwinista.

Ma per liberarsi da questo pregiudizio darwinista ci vuole una fatica enorme, io non ci volevo proprio riuscire, poi dopo due anni di continui riscontri della fallacia delle teorie darwiniste ho ceduto. Adesso non ci credo più.

Gaia ha detto...

Ciao Corrado
Seguo volentieri il tuo OT, perché è sempre buona cosa scambiarsi opinioni e informazioni.

Come penso tu sappia, le mie idee sulla teoria evolutiva non sono così "estreme" come le tue. Bisogna anche tener presente che il darwinismo è ormai superato da tempo, nuove ipotesi sono state formulate negli ultimi decenni, alcune anche molto distanti dal darwinismo puro.
Purtroppo in Italia quando si parla di evoluzionismo si resta ancorati alle vecchie idee, che sono poi state sfruttate bellamente da un'accozzaglia di gente (che le scienze naturali non sapeva nemmeno cosa fossero), per applicare alcune idee della teoria della selezione naturale alla sociologia. Nulla di più sbagliato. Ma il potere di quei personaggi ha fatto in modo che una certa visione si imponesse, e certe azioni venissero prese in virtù di quella visione.

Ecco perché quando parlo di evoluzionismo, non parlo mai di darwinismo (o neo-darwinismo), se non come necessaria premessa storica.
La teoria evolutiva ha avuto molti aggiustamenti, e talvolta anche vere rivoluzioni.
Credo che molta strada ci sia ancora da fare, verso quello che reputo un vero cambiamento di paradigma. Che però non "butta via" la teoria evolutiva, ma la ingloba in una visione più allargata della realtà..

Il mondo è ancora tutto da scoprire.