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Il controllo globale e la repressione sono già realtà, almeno in Gran Bretagna.In fondo al post trovate il link a un articolo breve ma densissimo. Una lettura imprescindibile per capire dove siamo destinati a finire.
E' agghiacciante vedere il cammino verso il controllo globale nel suo farsi, sempre più rapido negli ultimi anni; ed è ancor più terrificante constatare come decenni di propaganda vestita da democratica informazione siano riusciti nell'intento di assuefare, di drogare anzi, le menti delle persone.
D'altra parte, non credo proprio sia un caso che Londra ospiti il famigerato Tavistock Institute.
Decenni di studi e sperimentazioni sul controllo mentale e le reazioni delle masse hanno avuto successo: ora l'inglese viene spiato ovunque ed è trattato ne' più ne' meno come una pecora; e come una pecora, non si lamenta minimamente.
Credo che il Regno Unito sia usato come una fucina per sperimentazioni sulla psicologia di massa.
Per testare mezzi che possono poi essere applicati anche al di fuori.
E' pazzesco come siano riusciti a instillare la propaganda fin nelle più intime connessioni cerebrali, in modo da far apparire tutto questo come la più naturale e giusta delle cose.
Gli inglesi sono orami totalmente assuefatti; è stato annientato il naturale istinto dell'uomo a difendere la propria libertà.
La mancata reazione della popolazione britannica è ciò che mi spaventa maggiormente.
Fino a pochi anni fa, avrebbe fatto scandalo anche solo la proposta di mettere telecamere agli incroci, per non parlare della carta d'identità elettronica con i dati biometrici; oggi non solo il controllo fin dentro i bagni non stupisce più, ma lo si invoca pure.
Problema - reazione - soluzione.
Fino a che punto siamo disposti a privarci della nostra libertà in cambio di fumose promesse di maggior sicurezza?
E' questo che stanno testando sugli inglesi, aiutati dalle ormai ben consolidate tecniche di propaganda, diffusa a gogò dal mainstream: la grancassa della disinformazione di massa.
Buona lettura.
The Blair watch project
(articolo di Marco M.)
(articolo di Marco M.)
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