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Questo blog aderisce alla campagna di sensibilizzazione sul tema delle scie chimiche.

09 giugno 2007

L'ARPA Piemonte ammette l'esistenza delle scie chimiche

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Segnalo questo articolo dal Blog di Zret.
L'ARPA Piemonte prima parla di "scie chimiche", poi commette l'errore (ebbene sì) di ritrattare: infatti nella seconda lettera, il direttore ha fatto capire che sa di cosa si parla, e che non vuole che se ne parli...

L'ARPA Piemonte ammette l'esistenza delle scie chimiche!

L'ARPA Piemonte, interpellata da un cittadino in merito alla precipitazione di una sostanza giallastra rinvenuta sulle auto ed in merito alla questione delle scie rilasciate da aerei privi di contrassegni, ammette, in un documento di risposta, l'esistenza del problema con le seguenti parole...

Il Dott. *** mi ha inoltrato la richiesta di informazioni da lei pervenuta relativamente al fenomeno del 25 maggio di precipitazioni che hanno lasciato le automobili ricoperte di polvere gialla.

In effetti, l'analisi di un campione probabilmente avrebbe permesso di risolvere il dubbio sulla natura e composizione di tale polvere, tuttavia l'attività analitica dell'ARPA è strutturata su analisi di routine con metodiche standardizzate previste dai compiti istituzionali dell'ARPA.

Non abbiamo avuto altre segnalazioni di percezione di presenza di zolfo (come lei indica per l'odore) durante il fenomeno da lei segnalato e rimaniamo convinti che probabilmente si trattasse di polline. Per cui concordo nel poter considerare "la questione zolfo chiusa". Presso il Dipartimento ARPA di Torino mi occupo del monitoraggio della Qualità dell'aria ed il controllo è focalizzato sui parametri previsti dalla normativa vigente, i cui dati possono essere consultati e scaricati presso il seguente indirizzo:
http://www.sistemapiemonte.it/ambiente/srqa

I dati vengono aggiornati quotidianamente per i campionatori automatici, e appena disponibili quelli relativi alle polveri.

Mentre nel link seguente vi è un resoconto aggiornato annualmente della Qualità dell'aria a Torino e Provincia:
http://www.provincia.torino.it/ambiente/inquinamento/eventi/sguardo

Le segnalo, comunque, che oltre ad i parametri previsti dalla normativa che potrà trovare nei siti indicati, da quest'anno è iniziata la determinazione di solfati, nitrati, cloruri e ammonio su particolato PM10 e su deposizioni umide, quindi avremo informazioni anche su questi composti che ci permetteranno di valutare l'entità dei composti dello zolfo presenti nell'aria.

Per quanto riguarda il fenomeno delle "scie chimiche" conosciamo il problema, tuttavia l'ARPA è un organo tecnico che misura e fornisce i dati ambientali, ma non è deputato a prendere decisioni di tipo politico o strategico.

Colgo l'occasione per porgerle distinti saluti.
Dott.ssa ***
ARPA - SC06 Dipartimento Provinciale della Provincia di Torino
SS 06.02 - Attività Istituzionali di Produzione - Qualità dell'Aria


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Si tratta di un'ammissione obliqua ed un po' ambigua, ma è pur sempre una dichiarazione in cui l'ARPA riconosce che sostanze chimiche sono irrorate nell'atmosfera, pur nascondendosi poi dietro il dito della non competenza ad agire.

Dopo che la dichiarazione dell'ARPA viene diffusa sulla Rete, un responsabile dell'Agenzia, su pressioni di un disinformatore ben informato e che opera in azioni di censura, in collaborazione con altri agenti, fa dietro front, smentendo le precedenti asserzioni della sua collega nel modo seguente, con la classica foglia di fico:

In riferimento alla risposta fornita alla richiesta pervenuta all'URP in data 26 maggio 2007 relativamente ad un fenomeno di "inquinamento da zolfo" nella città di Torino, si segnala una fuorviante interpretazione di una frase riportata nella risposta, in quanto con il termine “scie chimiche” ci si riferiva ai normali gas derivanti dalla combustione dei normali propellenti degli aerei civili che naturalmente sono composti "chimici" (ossidi di azoto, ossidi di zolfo, idrocarburi...) e che in effetti a seconda della temperatura degli stessi e dell'atmosfera e della velocità, possono condensarsi nell'atmosfera, determinando delle scie bianche visibili, ma non ci si riferiva a ipotesi di natura diversa di cui non siamo a conoscenza. Si richiede pertanto di rendere pubblica tale precisazione sul forum.

Si richiede inoltre di richiedere al forum di cancellare le indicazioni del nome cognome e indirizzo mail del funzionario ARPA riportato sul forum, in quanto viola quanto previsto dal decreto sulla tutela della privacy che era riportato in calce alla mail di risposta e che si riporta di seguito. Pertanto si DIFFIDA chiunque dal continuare a diffondere tali dati personali (nome cognome e indirizzo mail)

Il Direttore del Dipartimento Arpa di Torino
Dott. ***


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(...) Si noti come la dottoressa della prima missiva parli di "questioni politiche e strategiche". Ora... si parla di "questioni politiche e strategiche" relativamente ad innocue scie di condensa? Bugiardi! Ormai la frittata l'avete fatta.

Riportiamo, infine, la replica del cittadino:

Una fuorviante interpretazione? Per quello vi ci sono volute quasi 48 ore per avere una risposta? Diciamo pure che la dottoressa si era fatta scappare qualche parola di troppo e lei è corso ai ripari, ma, per sua sfortuna, sono una persona molto perspicace.

Ho rimosso le sue generalità dal forum come richiesto, ma rimane il testo integrale di questo suo "cease and desist" almeno che tutti vedano cosa rispondete ai cittadini (che vi pagano lo stipendio) preoccupati dalle scie chimiche, di indagare.

In ogni caso, non avevo ancora pubblicato la mail della dottoressa di quello che Lei ha chiamato "malinteso"

E non mi venga a dire che sono normali scie di condensazione: non sono un bambino e so benissimo quali sono le condizioni per la loro formazione. So anche benissimo misurare otticamente la quota dei numerosi aerei che sorvolano la nostra città, formando scie di "condensa" a quote inferiori anche a 3.000 metri, mentre una scia di condensazione propriamente detta si forma necessariamente sopra agli 8.000. Come afferma lei: “In quanto con il termine scie chimiche ci si riferiva ai normali gas derivanti dalla combustione dei normali propellenti degli aerei civili.” Quelle si chiamano "scie di condensazione", l'unico impiego al mondo del termine "chimico" è quello che contemplato all’interno del forum e non può essere stato un malinteso.

Mi chiedo come faccia a dormire la notte e a guardarsi in faccia la mattina.


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Fonte

2 commenti:

Turna ha detto...

BravI! lo sapevo.......
Dobbiamo fermare le scie!

Ho postato un po di foto del cielo sopra Avigliana (TO)

http://turnasblog.blogspot.com/

Anonimo ha detto...

Ciao Turna
vedo che anche da te non scherzano, eh?

buon lavoro e buon week-end
_gaia_